Assisi, Spello, Nocera Umbra (PG) – Sabato 1 e domenica 2 Settembre, rievocazione del ritorno ad Assisi di San Francesco morente. Come ogni anno ai primi di Settembre nei dintorni di Assisi si rievoca un commovente episodio della vita di San Francesco, il mistico che tanto profondamente ha segnato la storia dell’Umbria e della Sabina, come testimoniano i suggestivi Santuari Francescani. Scegliere Tenuta Santa Cristina e affittare una delle sue ville per una vacanza in Sabina significa anche scoprire una regione dalla natura quasi incontaminata che fa da cornice alle attrattive storiche ed archeologiche di cui è ricca.

Si racconta che, sul finire dell’estate del 1226,  san Francesco tornasse ad Assisi gravemente malato ad Assisi. Aveva infatti trascorso lunghi periodi di convalescenza peregrinando tra Rieti, Siena, Cortona e Nocera Umbra tormentato dalla sua grave malattia agli occhi.Fu allora –  come ci raccontano le fonti francescane – che i cittadini di Assisi, messi al corrente della sua profonda infermità, inviarono una delegazione di cavalieri che riportasse Francesco nella sua città natale. Sulla via del ritorno ad Assisi la cavalcata – stanca ed affamata –  sostò presso Satriano, in cerca di qualche vivanda da comprare nel villaggio. Ma il povero paese sembrava non poter offrire niente e i cavalieri, mortificati, tornarono a mani vuote da Francesco.

Niente affatto perso d’animo, Francesco redarguì i cavalieri rimproverandogli di aver più’ fiducia nei propri denari che nella carità cristiana e li invitò a tornare a bussare alle porte dei villani mendicando qualche cosa da mangiare….per l’amor di Dio. Ispirati dalle parole del santo, i cavalieri deposero allora il proprio orgoglio e mendicarono come fraticelli, muovendo a compassione gli abitanti che condivisero con loro il poco che avevano.